Cascina Chicco: dal Roero una storia di famiglia

Un’azienda radicata nel proprio territorio d’origine, che porta avanti da tre generazioni l’amore e la passione per la vigna e i suoi preziosi frutti: questa è Cascina Chicco.

“Chicu” è il soprannome amichevole che ha da sempre la famiglia Faccenda e la scelta di chiamare così la propria azienda deriva dalla volontà di mantenere l’identità che è stata data dal luogo di nascita e crescita, ossia le Langhe e il Roero.

Il Roero è la zona di origine di Cascina Chicco e anche quella in cui hanno sede le vigne di proprietà. Territorio generoso il Roero, ripagato dalla famiglia Faccenda tramite una viticoltura sostenibile nel rispetto dell’ambiente. Un impianto fotovoltaico da 40Kwp di ultima generazione in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico e l’utilizzo di trattamenti in vigna ridotto al minimo sono solo alcune delle scelte di Cascina Chicco in materia ambientale.

La storia di Cascina Chicco è una storia di successo ma anche di famiglia: tre generazioni di padri e figli che si sono susseguite dagli anni ’50 ad oggi a partire da un piccolo appezzamento di terra fino a raggiungere gli oltre 40 ettari attuali e 350.000 bottiglie prodotte annualmente. Un mercato in continua crescita che premia l’eccellenza dei prodotti, gli anni di studio e di ricerca e la voglia di comunicare il proprio territorio che la famiglia Faccenda infonde nel proprio lavoro.

Il successo di Cascina Chicco deriva dall’ambizione di non volersi accontentare: il Roero e i suoi vini sono il primo amore ma negli anni c’è stato un lavoro di ricerca continua per trovare i migliori appezzamenti per produrre l’eccellenza delle diverse tipologie: l’Arneis a Canale, la Barbera a Castellinaldo, il Nebbiolo a Vezza e a Castagnito.

E ad accogliere le bottiglie per essere affinate, recentemente è stata ristrutturata e ampliata la cantina, che ora si estende su una superficie di oltre 1800 metri quadrati e il suo punto più profondo, vicino al cuore della collina, raggiunge i 28 metri sotto la superficie dei vigneti.

Tra le referenze presenti nell’assortimento di Timossi troviamo:

– ROSE’ EXTRA BRUT CASCINA CHICCO (75 cl.)

Il vitigno da cui deriva questo incredibile rosè è 100% Nebbiolo.

Il colore è un delizioso rosa tenue tendente al cipria e al naso sorprendono delicati sentori di lampone, viola e crosta di pane. In bocca invece è secco, persistente con fresca e gradevole sapidità.

Con una gradazione di 12,5% vol. e servito alla temperatura consigliata di 6 – 8° C, Rosè Extra Brut Cascina Chicco è ideale come aperitivo oppure abbinato a crudi e marinati di pesce, battuta di carne cruda e zuppa di crostacei.

– ROERO MONTESPINATO DOCG CASCINA CHICCO (75 cl.)

Da un terreno argilloso-calcareo di Castellinaldo e derivante da un vitigno 100% Nebbiolo, questo vino rosso conquista subito con il suo profumo di lamponi, rosa e vaniglia. Al palato risulta sostanzioso, dotato di tannini morbidi che trovano equilibrio con il calore del corpo. Emergono anche sentori di bacche rosse appassite, ribes e lampone. Per gustare al meglio Roero Montespinato Docg Cascina Chicca abbinatelo a piatti saporiti di carne e formaggi a media stagionatura.

– ROERO ARNEIS DOCG CASCINA CHICCO  (75 cl.)

Dal vigneto di Canale e da un vitigno composto di uve 100% Arneis nasce questo vino da servire rigorosamente fresco, a 12 – 13°C per apprezzarne ancora di più le grandi qualità. Il profumo innanzitutto: intenso e persistente in cui si alternano note di  albicocca, mela, camomilla. In alcune annate risuta addirittura speziato.

Al palato invece è sapido, armonico e di buona struttura.

Antipasti, pasta e risotti o piatti della cucina marinara: questi i migliori accompagnamenti per godere al meglio Roero Arneis Docg Cascina Chicco.

– LANGHE NEBBIOLO DOC CASCINA CHICCO  (75 cl.)

Costa è il nome di una collina che si trova a Castagnito e da sempre è vocata per il vitigno Nebbiolo. Da questo vitigno che si ottiene un vino di eccellente qualità, Langhe Nebbiolo Doc Cascina Chicco. Un vino rosso granata dagli inconfondibili profumi di viola, marasca e con una leggera nota speziata. In bocca è delicato ma al contempo pieno ed aristocratico.

Esprime il suo meglio se abbinato a selvaggina, arrosti e formaggio stagionato.

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