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Vitigni ad alta quota: le caratteristiche dei vini di montagna

Tra settimane bianche e weekend sulla neve, avete mai pensato ai vitigni che crescono in alta quota e come fanno a produrre dei vini così caratteristici?
Ma partiamo dall’inizio.

VINI DI MONTAGNA: cosa sono e dove si producono 

Quando parliamo di vini di montagna, detti anche estremi o eroici, sono compresi tutti quei vini prodotti tra i 500 e i 1000 metri: altezze notevoli per la viticoltura. Inoltre, il territorio prevede pendii scoscesi e zone ardue per la lavorazione.
A primo impatto possono sembrare una categoria sottovalutata viste le difficili premesse; tuttavia, questi vini sono capaci di sorprendere grazie a caratteristiche uniche che non si fanno dimenticare. In Italia i vini da montagna sono classificati secondo il Cervim Centro di Ricerca, Studi, Salvaguardia, Coordinamento e Valorizzazione per la Viticoltura Montana – un organismo internazionale fondato con il compito di promuovere e salvaguardare la viticoltura di montagna. I criteri sono: pendenza del terreno superiore a 30%, altitudine sopra i 500 metri dal livello del mare e sistemi viticoli su terrazze e gradoni.
Le zone che rispettano queste caratteristiche qui in Italia sono:
– Trentino Alto Adige
– Valle d’Aosta
– Lombardia (Valtellina)
– Reggio Calabria
– Sicilia – Etna

L’ALTITUDINE: come il clima influisce sul vino 

L’elevata altitudine e le caratteristiche del terreno in cui crescono questi vigneti montani influiscono sulle coltivazioni di viti e, di conseguenza, sulla qualità del gusto che si ottiene. In modo particolare, le caratteristiche che più vengono influenzate sono il patrimonio aromatico dell’uva e l’acidità. 

In linea di massima, è possibile affermare che i vini di montagna hanno una spiccata nota profumata, determinata da una forte escursione termica e, una buona acidità sviluppata per il clima freddo. Chiaramente è sempre da contestualizzare a seconda del vitigno preso in considerazione.
In ogni caso si può parlare di un carattere forte e intenso che li rende facilmente riconoscibili tra altre tipologie di vino.

Queste condizioni climatiche e territoriali che li rendono tanto difficili da coltivare, sono le stesse che garantiscono un risultato unico, irripetibile in altre zone d’Italia.

IL RUOLO DELLA NEVE 

Pensando alla montagna, la prima cosa che viene in mente è la neve e come questa possa influire negativamente sulle coltivazioni. In realtà, la neve non influisce direttamente sul prodotto finale ma, al contrario, svolge un ruolo importante per lo sviluppo dei vitigni:
Agisce come riserva idrica, in quanto una volta sciolta va arricchire le riserve d’acqua dei terreni, da cui poi le radici si nutriranno.
– Ha un effetto sterilizzante sull’ambiente determinando la morte di tanti parassiti della vite e degli insetti.
Evita il congelamento dei terreni in profondità, agendo come coperta che crea uno strato protettivo tra l’aria fredda e il terreno sottostante. 

Ora che abbiamo un’idea più precisa, è l’ora di scoprire qualche cantina:

Valle D’Aosta

LE CLOCHER 

Ci troviamo in Val D’Aosta, nella frazione di Jovencan, a pochi chilometri da Aosta: l’azienda vitivinicola nasce nei primi anni ’90 dalla passione di Charrère Danilo che ad oggi porta avanti la sua attività insieme alla figlia Nicole.
Con circa 4,5 ettari di vigneti suddivisi su 41 appezzamenti e la produzione di 12 etichette, la loro filosofia adotta metodi di viticoltura tradizionali, prestando particolare attenzione all’ambiente sia in vigna che in cantina.
Qui vengono lavorati molti prodotti autoctoni come Torrette, Cornalin e Fumin, anche se molti vitigni internazionali come Gewurztraminer e Petite Arvine si adattano molto bene.

Trentino Alto Adige

TENUTA UNTERHOFER

La famiglia Unterhofer si occupa di viticoltura da generazioni sulle alture di Bolzano, più precisamente a Caldaro: una zona molto assolata e ventosa. Nel 2006 decide d’intraprendere il percorso di vinificazione di una parte delle sue uve coltivate, ottenendo ottimi risultati. Tutto il loro lavoro gira attorno alla tutela e alla salvaguardia del paesaggio, cercando di preservare tutta la qualità dell’uva coltivata con attenzione e impegno, dalla vigna alla bottiglia.
Alcune delle loro etichette sono: Kerner, Sauvignon e Artis.

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